Ti senti in colpa per aver speso tanti soldi inutilmente e non hai il coraggio di ammettere che il colore che hai scelto è proprio uno schifo?
Allora quello che stai per leggere fa per te!
Capisco come ti senti, ma credimi non è colpa tua, perché il metodo che ti hanno proposto per scegliere il colore non è corretto. Anzi!
Sbaglio o ti hanno fatto vedere un mazzettone con più di mille colori uno vicino all’altro piccoli piccoli?
Oppure, peggio ancora, non hai avuto il privilegio di sfogliare una mazzetta, in quanto l’imbianchino che hai chiamato ti ha proposto il SUO colore? Mi spiace dirti che molte volte è quello che ha in magazzino.
Se ti sembra di aver combinato un bel guaio, non preoccuparti.
A me capita tutti i giorni di avere clienti insoddisfatte del colore di casa. Questo succede non perché hanno sottovalutato la scelta ma perché sono stati consigliati male.
Qualche giorno fa una mia cliente voleva rimediare ad una situazione terribile. Come faccio sempre sono andata personalmente a vedere con i miei occhi la situazione. Ti posso assicurare che la cliente in questione è una giovane donna dotata di un certo buon gusto. Da tempo sentiva la necessità di fare qualche cambiamento in casa, ha ben pensato di dare una rinfrescata alle pareti. Insomma per farla breve, la signora, consigliata male e illusa da riviste del settore, ha tinteggiato le pareti con il colore di moda del momento. Il risultato? Un disastro! Poca luce in casa, abbinamento infelice con l’arredo e con le altre finiture.
Quale è il nocciolo del discorso? La signora aveva visto con i suoi occhi il risultato che un certo tipo di colore aveva fatto sulla casa di un’altra persona.
In parole povere se non hai lo stesso arredamento, finiture, illuminazione della casa della rivista il colore non ha lo stesso effetto.
Quando sono andata a casa della signora lei mi ha ripetuto più volte che si era pentita di non aver lasciato il suo noiosissimo bianco. Si era annoiata a morte del bianco ma era sempre meglio di quello che stavamo osservando con disprezzo.
Attenzione a non fraintendermi: il bianco in alcune situazioni è perfetto, ma la situazione adatta non era certo quella.
Nel mio lavoro sento tanti luoghi comuni, alcuni molto divertenti che mi regalano più di una volta qualche sorriso.
Fortuna che ridere fa bene!
Sento parlare di ambienti che si rimpiccioliscono, soffitti che si abbassano, “eh ma lo staccocivuole” e così via.
Umanamente mi dispiace sapere che circolano ancora queste chiacchiere da bar non perché non abbiano fondamenti ma perché vengono utilizzati questi “falsi miti” in maniera del tutto sbagliata.
Per tornare alla nostra signora, come è andata a finire?
Ho fatto delle considerazioni dopo aver esaminato in primis le finiture della sua casa. (Non capita una volta all’anno di cambiare pavimento di casa, né tanto meno le porte o gli infissi e allora il colore deve abbinarsi necessariamente a questi.)
Poi sono passata a valutare l’arredamento, la dimensione degli spazi, il tipo di illuminazione.
Tutti fattori indispensabili per fare un buon progetto colore ma la cosa più importante è capire la personalità della persona che hai davanti.
Che conta la personalità?
Conta tantissimo. Vedere che temperamento ha una persona aiuta moltissimo a immaginare che tipo di colori accetterà in casa.
Un’altra cosa importante è questa: tutte le persone hanno un rapporto di amore e odio nei confronti della loro casa. Nello specifico sento frasi come queste: “non fare caso a quel mobile che mi ha regalato nonna”, oppure: “a quel quadro ci tengo particolarmente perché l’ha dipinto un artista che….”, “quelle sedie di antiquariato non ci azzeccano nulla con il resto, lo so che ci posso fare!”
Farsi raccontare queste storie è importante per capire i punti di partenza su cui ragionare, ciò che mettere in risalto e ciò che va fatto scomparire aiuta moltissimo nella costruzione di un progetto colore. E’ un vestito su misura che cuci addosso alle case delle persone.
Dopo valutazioni e proposte, in accordo con i gusti della signora, abbiamo ristretto tutto lo spettro dei colori a due possibili soluzioni.
Non dimenticare: devi sempre provare il colore! Non pensare che un’attenta analisi risparmia una prova colore fatta sul posto.
Per fartela breve, la signora è rimasta entusiasta, dopo il test colore ha deciso di rimettere mano alla sua casa anche se aveva appena terminato i lavori.
Ovviamente ha speso il doppio di quello che si era prefissata perché ha fatto il lavoro due volte. La prima volta commettendo un errore la seconda volta per rimediare.
Spero di averti convinto a non scegliere il colore nel modo tradizionale. La probabilità di azzeccare quello giusto equivale a quella di farei 6 al Superenalotto.